Villa Piaggio

Categoria: Villa

Denominazione: Villa Piaggio

Ubicazione

Circoscrizione: Castelletto

Indirizzo: Via Pertinace 38/ corso Firenze 24

 

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Notizie storiche:

Secolo: XV, con successive modifiche fino alla fine del XIX

Uso storico: Dimora privata

Uso attuale: sede di uffici e dell'istituto delle comunicazioni (proprietà del comune di Genova)

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Descrizione:

La villa sorge sulle pendici collinari di Carbonara, lungo l'antica salita di S.Simone in posizione dominante sulla città . L'edificio fu costruito nel XV secolo dai Moneglia, illustre famiglia patrizia proveniente da Chiavari, che possiede molte proprietà in quella zona.

Passata successivamente ai Salvago e quindi ai Pinelli Gentile di Tagliolo, viene ristrutturata nel 1830 su progetto di Ippolito Cremona. Intorno al 1890 viene acquistata dal senatore Erasmo Piaggio, che ne fa la propria residenza e ne affida la ristrutturazione, prima a Severino Picasso e successivamente a Luigi Rovelli. Nel 1958 la villa è venduta dagli eredi alle suore dell'Assunzione, che l'adibiscono ad uso scolastico senza apportare particolari trasformazioni. Nel 1971 l'edificio passa di proprietà al Comune di Genova: attualmente oltre all'istituto delle comunicazioni, ci sono altri uffici e il parco è diventato giardino pubblico. L'imponente mole della villa, apprezzabile dai tornanti di corso Firenze, è circondata da un vasto parco di stile prevalentemente romantico, con folta vegetazione costituita per lo più da macchia mediterranea. L'impostazione assiale della villa è tipica del giardino all'italiana, del resto la coesistenza tra i due stili compare frequentemente nelle ville genovesi coeve.

Si accede al complesso della villa da due diversi ingressi: il più antico è su via Pertinace dove era posta l'antica portineria, ancora oggi esistente, costituita da un palazzo in stile neo medievale; l'altro ingresso fu realizzato nel tardo '800 in seguito al taglio di corso Firenze; quest'ultimo è costituito da un ingresso monumentale in tono con lo stile della villa e si collega, dopo una serie di tornanti, alle scuderie e quindi all'ampia terrazza prospiciente la villa. Ulteriori percorsi, quali: scale, piccoli sentieri e brevi rampe, raccordano le terrazze centrali dove oggi vi sono attrezzature per giochi, con le parti laterali che maggiormente hanno conservato il carattere originario. Nel parco vi sono inoltre alcune costruzioni in stile neo medievale, ingentilite da elementi decorativi, quali lapidi e stemmi, ripresi da modelli di edifici medievali e rinascimentali ma frutto di libere e fantastiche interpretazioni degli stemmi. Il progetto di ristrutturazione di Severino Picasso, datato 1887, ci permette di analizzare i cambiamenti della villa. L'edificio a quella data si presenta come un corpo allungato, con due corpi loggiati ortogonali al fronte, che protendono verso il mare.

La villa attuale è la risultante di aggregazioni successive con ampliamento di più unità. Nel 1798 la valutazione catastale indica la villa come tra le più importanti dell'area compresa nella cinta muraria del XVII secolo, ha dunque già raggiunto in quel periodo notevoli dimensioni. Possiamo quindi dedurre che l'intervento del Cremona si riduce a una semplice ristrutturazione più che a un vero e proprio ampliamento. La villa prima dell'intervento del Picasso, risulta priva di ogni apparato decorativo. Ma si pensa che ci siano state almeno alcune opere pittoriche, vista l'importanza della famiglia. Nel progetto di Picasso scompare il tetto a piramide, sostituito da un terrazzo piano, che attenua l'aspetto tipico della villa per dargliene uno più consono all'immagine nuova del circostante quartiere borghese, e si crea così la classica ripartizione dell'epoca: piano nobile più mezzanino in una sovrapposizione a piani di eguale altezza. Anche la distribuzione degli ambienti subisce sensibili variazioni, l'ampio atrio è sostituito da una soluzione a forbice, la decorazione del vano a scala è invece a ordini sovrapposti di lesene intervallate da nicchie.

Il prospetto asimmetrico presenta due portoni gemini, preceduti da un breve portico a terrazza ed è trattato a bugnato in corrispondenza del piano terra; il cornicione di gronda e le decorazioni delle finestre costituiscono gli unici elementi plastici delle superfici. Col progetto del Rovelli, che elabora l'idea di Picasso, l'atrio scala assume uno stile ancora più severo. Personale è invece il trattamento del fronte, ornato da un sobrio bugnato articolato con due brevi oggetti delle pareti laterali, che determinano un tenue effetto chiaroscurale, e dei timpani a conchiglia delle finestre.

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Immagini

entrate di Corso Firenze Immagine:750.jpg

 

entrata di Via Pertinace Immagine:772.jpg


Immagine:Villa piaggio 2005-1-.jpg

villa Piaggio vista da Corso Firenze


Immagine:752.jpg torretta della villa

Immagine:755.jpgparticolare del tipano a conciglia

Immagine:757.jpgantico portone

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Bibliografia

AA. VV. “Le ville del genovesato”, Genova, Valenti Editore, 1987.

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022